16 febbraio 2008

Seconda domenica di Quaresima (Trasfigurazione)

A volte capita che “scopriamo” una persona. Una parola, un gesto, magari piccolo, ci fanno scoprire che quella persona che fino ad allora avevamo considerato poco o niente, in realtà è migliore di come pensavamo e soprattutto di come appariva.

Tutti noi siamo sempre pronti ad appiccicare addosso agli altri un’etichetta: “quello è uno che vale poco”; “a quello non si può chiedere niente”; “con quella è meglio non aver a che fare” e così via. Solo che a poco a poco finiamo per non vedere più la persona ma vediamo solo l’etichetta.

Dimentichiamo un’esperienza che una volta, quando si usava la stufa a legna, era molto comune, ma adesso si può fare solo quelle volte che in campeggio si fa un falò: dopo che si è fatto un falò alla sera, la mattina dopo, rimestando tra la cenere, possiamo trovare delle piccole braci. E con queste possiamo, con l’aggiunta di nuova legna, fare di nuovo un fuoco.

In ognuno di noi, al di sotto della cenere e dei legni bruciacchiati, c’è una brace ardente. La cenere è brutta e morta, ma la brace è viva e ardente. Ed è questa brace che è il nostro vero volto. È questa brace che dovremmo andare a cercare in ogni persona, ma anche in noi. È questa brace che Dio vuole svelare in noi, e Gesù, con la sua Trasfigurazione, ci dice anche che ognuno di noi può, affidandosi all’amore infinito di Dio, scoprire sia il proprio vero volto che quello degli altri.

3 commenti:

  1. E' vero. Il nostro modo di vivere frettoloso e superficiale ci porta troppo spesso ad etichettare le persone. Le persone mi incuriosiscono molto e mi piace scoprirle. Capita però che questo sia possibile parlandoci a tu per tu perchè in pubblico l'immagine che diamo di noi spesso non è quella più vera.

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  2. Direi che non è solo il nostro modo di vivere, ma soprattutto la nostra pigrizia che ci porta ad etichettare le persone.
    Inoltre certamente l'immagine che diano di noi in pubblico è diversa da quella che diamo in "privato", però non so se sia meno vera. È solo diversa, anche perché diversa è la situazione.
    Comunque in ognuno di noi c'è una parte che rimane sconosciuta e inconoscibile. Tante volte anche a noi stessi.
    Pace e benedizione

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  3. Le persone hanno paura di mostrarsi per quello che sono. I pensieri che frullano in testa, le esperienze di vita, emozioni, sentimenti, opinioni e via dicendo vengono sempre schermati. Si ama mostrare sempre la parte più bella di noi. Per mostrare quella più maledetta ci vuole molto coraggio e molto stile. Non è una cosa da tutti.

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