19 giugno 2008

È solo questione di luce

Ieri pioveva oggi, c'è il sole.
E la città è diversa:
la fontana che ieri era grigia e triste oggi è brillante, iridescente e allegra;
le foglie delle piante, ieri pendule e gocciolanti, oggi sono diritte e spandono gioia;
le case che ieri erano tristi oggi sorridono all'aria tersa;
il mare che ieri era color ardesia oggi è una distesa di turchesi e smeraldi che luccicano


Ma anche le persone sono diverse, non più musi lunghi e seri, occhi bassi e fronti aggrottate. Oggi tutti sorridono, guardano in alto e camminano leggeri, quasi danzando al ritmo di una musica che nessuno sente ma tutti avvertono.
E anche le ragazze sono più belle.

Che sia solo questione di luce?

Pace e benedizione

18 giugno 2008

Un foglio di carta molto pesante

Giorni fa circolava in rete questo video molto realistico (anche se pare sia un falso). Ho letto molti commenti. Vanno dal divertito, al meravigliato, allo psicologico, al sociologico, e non possono mancare considerazioni sull'ambiente di lavoro.

Nessuno però si è messo nei panni di questo poveretto.

A me invece ha fatto venire in mente quel proverbio arabo che ammonisce: "È l'ultimo filo di paglia quello che spezza la schiena al cammello", ma anche quello napoletano che dice: "Cento niente hanno ucciso 'o ciuccio". La prima cosa che mi è venuta in mente è: "ma quanti fogli di carta gli hanno già buttato per terra?"

Quante volte ci meravigliamo se una persona 'scoppia' per una cosa da niente, senza sapere quanti di questi 'niente' ha già sulle spalle. Aver a cuore qualcuno vuol dire anche tener conto di questo, sapere che i nostri niente, messi sulle spalle di un altro, hanno il loro peso.
Non dimentichiamoci mai almeno di domandar scusa per i nostri niente.

Pace e benedizione

11 giugno 2008

Diaconi (5)

La considerazione sull'essere il diacono un ponte tra clero e fedeli, apre a una precisazione.

La domanda che più spesso ci viene fatta, non è “Cos’è un diacono?”, ma “Cosa può fare un diacono?”.

Se ci mettiamo nella prospettiva di cosa un diacono può, o non può, fare, ci poniamo sotto un punto di vista errato. Perché diciamolo in tutta sincerità: sotto questa visuale i diaconi non servono a niente, non sono necessari.

Per amministrare battesimi e benedizioni, per celebrare matrimoni e funerali ci sono già i presbiteri che lo fanno da sempre. Dire che oggi i preti sono pochi non giustifica assolutamente il ripristino del diaconato permanente. Inoltre la santificazione del mondo è compito specifico di tutti i laici, non c’è assolutamente bisogno di membri del clero per questo (anzi).

Quindi rimanendo sul discorso di cosa può fare un diacono non si ha giustificazione al ripristino del diaconato. Se si rimane su questo versante ha ragione chi vede in questo passo un tentativo di clericalizzazione del laicato.

Il discorso invece cambia radicalmente se lo affrontiamo dal punto di vista del ricreare unità, dell’essere al servizio della comunità per un sempre più forte legame tra clero e laici.

Nel 1965, il decreto conciliare «Christus Dominus» (n. 16) dice: «I vescovi cerchino di conoscere a fondo le loro necessità (dei fedeli) e le condizioni sociali nelle quali vivono, ricorrendo, a tale scopo, a tutti i mezzi opportuni, e specialmente alle indagini sociologiche». I preti hanno una conoscenza veramente profonda dei fedeli, ma a loro manca in genere tutta una serie di rapporti con le persone più lontane dalla chiesa. Chi invece con queste persone ha un contatto continuo è proprio il diacono che si trova, proprio perché lavora, a stretto contatto con loro.

Viviamo in una società in cui per la maggior parte delle persone il clero è fatto da persone che vivono nel loro mondo, non hanno conoscenza se non indiretta dei problemi della ‘gente comune’. Il fatto di avere il collega che fa parte del clero, può e deve essere occasione di riavvicinamento di queste persone.

Pace e benedizione

04 giugno 2008

Il nucleare

A circa 130 km in linea d'aria da TS c'è la centrale nucleare di Krsko (Slovenia). Oggi si è verificato un incidente e la stanno spegnendo. La UE dice che non ci sono state fughe di materiale radioattivo. Spero solo che non sia come a Chernobyl, dove all'inizio dicevano che non c'era pericolo. Solo che ancora oggi i funghi raccolti nel nord-est hanno un tasso di radioattività doppio del normale.

Pace e benedizione

03 giugno 2008

Nausea

In questo periodo, come sempre all'inizio dell'estate, mi assale una nausea da computer. D'altra parte è anche logico, pensando che è il mio strumento di lavoro.
Ho semplicemente bisogno di un po' di ferie!!!
Pace e benedizione