06 agosto 2008

Avventure bancarie

Le vacanze sono finite, ma non le ferie, per cui approfitto di questi giorni per poter fare con calma tutta una serie di cose che portano via un po' di tempo e che quindi non sempre è possibile fare quando sono a lavorare.

Una di queste cose è stata il cambio di banca. Ero cliente di una banca da una trentina d'anni, ma ultimamente non ero per niente soddisfatto. Interessi sempre uguali (praticamente 0), spese sempre più alte, soddisfazione sempre più lontana dallo zero e con un meno davanti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il fatto che mi hanno perso 330 euro, e prima di sapermi dire che fine avevano fatto è passata una settimana. E per riaverli dovrò aspettare un mese/40 giorni. E l'errore è stato loro!

E così mi sono guardato un po' in giro. Ieri assieme a Maurizia ci siamo recati nella banca in cui abbiamo aperto il nuovo conto. Pensavo che in circa 10-20 minuti avremmo fatto tutto. Invece oltre un'ora! Ma quello che mi ha meravigliato è che adesso per aprire un conto è necessaria una laurea. Richiesta del numero telefonico di casa, del cellulare (senza cellulare niente carta bancomat), dell'indirizzo e-mail (senza email niente web-banking e quindi spese maggiori), del cognome da signorina di mia madre (non ricordo neanche più perché), un numero infinito di firme. Ma soprattutto una caterva di numeri di codice da ricordare, ognuno con una funzione diversa (numero del conto, della carta di credito, del bancomat, dell'accesso web, del codice web, del codice per i pagamenti web, per i prelievi web, e non mi ricordo neanche più per cos'altro).

E non è finita qui. Oggi ho dovuto tornare per la chiusura del conto con la vecchia banca.
E domani dovrò tornare per la ultime firme per la carta di credito (devono passare 48 ore dalla richiesta).

In tutto questo tempo, mentre aspettavo mi guardavo un po' attorno. Nella filiale avevano collocato un terminale in modo da permettere ai clienti di controllare i loro conti senza fare fila agli sportelli. ad un dato momento c'era una signora sull'ottantina che armeggiava senza capirci granché. È dovuta intervenire un'impiagata per spiegarle, passo-passo, come utilizzarlo.

Quello che mi chiedo è se ormai anche per aprire un semplice conto in banca al giorno d'oggi bisogna per forza essere 'tecnologizzati'. Una persona senza telefonino (e ne conosco parecchi che non ce l'hanno, alcuni proprio per scelta ideologica) e senza accesso internet (e con la situazione italiana non è così raro) non può avere un conto corrente se non a prezzo più alto e servizi ridotti? Non è che piano piano stiamo diventando dipendenti dalle macchine? Matrix avanza?

Pace e benedizione

3 commenti:

  1. Eh, caro Julo, piu' si conoscono le banche e piu' ci si rende conto che sono dei "ladri legalizzati". E non sappiamo tutto quello che fanno quanto a commercio di armi, quanto a manovre economiche che danneggiano i poveri (dei sud del mondo e anche del nord come dimostra la vicenda dei mutui subprime). Qualcosa su questo l'ho imparata sulla Guida al Risparmio Responsabile del CNMS.
    Hai ragione: cambiare banca e' un vero trauma. Sai da quanto tempo voglio abbandonare la Cassa di Risparmio? Mi frena il fatto che, come e' successo a te, scopriro' un sacco di balzelli, inghippi e disagi che ora non immagino.
    Intanto pero' i risparmi glieli tolgo e li investo in buoni fruttiferi delle poste come insegna il buon Beppe Scienza.
    In bocca al lupo!

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  2. La Guida la conoscevo già, comunque grazie lo stesso.
    Rimane sempre la Banca Etica. E alla fine, fatti due calcoli, mi ritrovo ad avere un quarto delle spese che avevo con la banca precedente.

    Il trauma non è nei balzelli (praticamente inesistenti), quanto nella quantità di carte da firmare, e nel fatto che non si possono fare tutte insieme, ma mi è toccato farle in tre giorni diversi. Per fortuna adesso tutto è finito e a posto (almeno spero)

    Pace e benedizione

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  3. Si', dimenticavo. Quando dicevo "abbandonare la CR" intendevo proprio per Banca Etica anche se, a dir la verita', purtroppo e' assai scomoda perche' l'unico sportello e' nel centro della citta'.
    Secondo me, se indaghi bene, troverai anche i balzelli alla faccia delle semplificazioni di Bersani ;-)

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