05 aprile 2009

Domenica delle Palme

Anche se nei pressi di Gerusalemme possiamo trovare il monastero di Emmaus, in realtà gli studiosi non sono assolutamente concordi su dove sia realmente questo villaggio reso famoso dal vangelo di Luca (cap. 24). In effetti ci sono almeno 3 o 4 località che si contendono il titolo di “Emmaus originale”.
A me sembra che questa indecisione sia molto indicativa. In effetti la strada e il villaggio di Emmaus sono ogni luogo in cui un cristiano vive la sua vita. Strada per Emmaus è ogni strada che percorriamo ogni giorno, e in cui ogni giorno possiamo incontrare il Risorto che ci chiede di fare un tratto di strada insieme, che ci viene incontro per condividere le nostre delusioni e le nostre speranze . Villaggio di Emmaus è ogni momento in cui la Scrittura viene proclamata e il pane viene benedetto e spezzato.
Solo che anche noi, come i discepoli del brano, non riusciamo a riconoscerlo. In effetti una cosa che colpisce nei racconti delle apparizioni dopo la risurrezione è proprio il fatto che Gesù non venga riconosciuto.
Per riconoscere Cristo risorto non è sufficiente aver percorso con lui le strade della Palestina, non basta aver mangiato con lui, non basta averlo ascoltato parlare. È solo attraverso una profonda adesione di fede che i nostri occhi si aprono, è solo attraverso la voce del Pastore “che chiama le sue pecore per nome” che anche noi, come Maria Maddalena, riscopriamo nella persona che si sta davanti il Signore.
E dopo questo riconoscimento anche a noi come alla Maddalena viene affidato l’incarico di essere annunciatori della fede, portatori presso gli uomini dell’amore e della misericordia di Dio.
Pace e benedizione

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