24 gennaio 2010

L'importanza dei piccoli gesti

Sono un paio di giorni un po' così ... (stanchezza? problemi? il tempo? il freddo? una combinazione di tutto questo più magari qualcos'altro?)
Questa mattina, durante la Messa, come al solito al momento della distribuzione della Comunione mi dirigo verso il fondo della chiesa. Verso la fine si avvicinano madre e figlia a braccetto. La figlia ha chiaramente dei problemi (sindrome di Down). Le noto perché sono facce nuove (in fondo alla chiesa in genere ci sono sempre le stesse facce). La figlia è sorridente, di un sorriso molto dolce. Le do la comunione e mentre mi accingo a darla a sua madre, lei, sempre con quel sorriso che illumina più di un faro, mi fa una carezza sul braccio.
Mi è venuto spontaneo ricambiare, facendole anch'io una carezza sul braccio. Ma soprattutto cercando di ricambiare quel sorriso splendido.

Tutta la giornata mi è rimasta in testa, ma soprattutto nel cuore, quella carezza. Quasi volesse dirmi: "non ti crucciare, anche se ti senti giù, anche se non tutto va per il meglio, c'è sempre qualcuno che ti ama, che ti capisce, che ti è vicino"

Grazie del messaggio, sconosciuta ragazza.

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