20 marzo 2011

seconda dom. di Quaresima

Nei giorni che passano tra l’ingresso trionfale a Gerusalemme e la Sua Passione, Gesù si reca spesso al tempio. Durante una di queste visite c’è l’episodio dei due soldi della vedova.


Per fortuna della chiesa il suo è un esempio che continua attraverso i secoli. Quello della povera vedova è un deposito continuamente alimentato dagli umili, dai semplici, dalla gente che non conta e che non appare. Vi vengono versati fede, generosità disinteressata, sacrificio, fatica quotidiana, fedeltà sofferta, dedizione nascosta, preghiera. Cioè vangelo preso sul serio. E il tutto accompagnato da umanità, pietà, misericordia, compassione.
Ed è solo questo il tesoro della chiesa, queste sono le sue vere ricchezze.


In ogni edificio ci sono le colonne portanti, quelle che assicurano che la casa stia in piedi, e senza le quali al minimo soffio di vento la costruzione crolla. Ma queste strutture portanti sono nascoste, in vista ci sono le facciate, le pareti. Tutte cose appariscenti, utili ma non fondamentali, funzionali, a servizio delle colonne portanti.
Diaconi, preti, vescovi hanno senso solo se sono a servizio delle vere colonne portanti, di coloro che nascostamente, silenziosamente, il più delle volte senza neanche rendersene conto, reggono il peso della chiesa, fanno si che essa sia sempre viva, sia sempre in piedi. Sono tutte le ‘povere vedove’ e i ‘poveri vedovi’ che assicurano la sopravvivenza della chiesa. La continua presenza di Dio sulla terra.

2 commenti:

  1. è una cosa che ricorre spesso, nel vangelo, il fatto che gesù parla a una donna, quasi come se il parlare ad una donna fosse più «diretto», meno intessuto nelle trame della gerarchia di quanto non accada fra uomini

    RispondiElimina
  2. Qui invece non parla 'a' una donna, ma parla 'di' una donna.
    Comunque quello che noti tu è verissimo. Quello che fa Gesù parlando alle donne, in quella cultura era un vero e proprio atto rivoluzionario. Era qualcosa di contrario a tutte le norme e le consuetudini. Nella cultura e nella società del tempo la donna era veramente emarginata, non aveva diritto all'istruzione, non poteva testimoniare, non poteva parlare in pubblico. Invece Gesù le istruisce, affida a loro la testimonianza, in particolare quella della Resurrezione, le porta ad esempio.

    Anche nella chiesa di oggi ci vorrebbe qualcuno che abbia la stessa considerazione delle donne e le valorizzi.

    RispondiElimina

È buona cosa firmare sempre i propri messaggi. I commenti anonimi vengono accettati, ma preferirei sapere con chi parlo.