23 dicembre 2011

Il peso di una parola

Quando la parola tumore non è più argomento di una discussione, o causa di compassione per qualcuno che conosci anche bene, ma diagnosi espressa all'interno della tua famiglia, allora acquista tutto un altro peso.


E allora quadrantomia, braccio grosso, linfodrenaggio, radio o chemioterapia non sono più parole strane e vaghe, ma realtà che scavano nel corpo e nello spirito.


E per quanto ti sia informato, scopri fino in fondo la differenza abissale tra esperienza letta e vita vissuta.


Ma allo stesso tempo sono l'occasione per scoprire, anche in te, risorse che neanche supponevi.


E in fondo a tutto, nel fondo del cuore continua ad ardere la speranza.


E da questa fiamma sgorga un augurio sentito come non mai:


  BUON NATALE  

8 commenti:

  1. Buon Natale, Julo, a tutti voi!
    ...con la gioia che reca con sé, al di là della "forma" che assume...
    Gigi

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  2. Mi spiace davvero, Julo!
    Tanti tanti auguri!

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  3. è vera questa cosa dlele risorse inaspettate, è incredibilmente vera

    un abbraccio caro julo

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  4. quando il "male" ci tocca da vicino tutto si fa più vero e il Signore ci interpella con una voce ancora più forte e potente...un abbraccio vincenzo

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  5. è che davvero le parole possono sembrare di circostanza, ma mi dispiace tanto, ma tanto davvero

    non ci siamo mai visti di persona, ma davvero fai conto che io ti abbracci, julo

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  6. Chiedo scusa a tutti se rispondo solo ora. Un grazie veramente di cuore.
    Ricambio molto sentitamente (e sono parole vere, non di circostanza) il vostro abbraccio.

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  7. Julo, come va? Non ti preoccupare di rispondere. Volevo solo farti sapere che vi penso.

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