La considerazione sull'essere il diacono un ponte tra clero e fedeli, apre a una precisazione.
La domanda che più spesso ci viene fatta, non è “Cos’è un diacono?”, ma “Cosa può fare un diacono?”.
Se ci mettiamo nella prospettiva di cosa un diacono può, o non può, fare, ci poniamo sotto un punto di vista errato. Perché diciamolo in tutta sincerità: sotto questa visuale i diaconi non servono a niente, non sono necessari.
Per amministrare battesimi e benedizioni, per celebrare matrimoni e funerali ci sono già i presbiteri che lo fanno da sempre. Dire che oggi i preti sono pochi non giustifica assolutamente il ripristino del diaconato permanente. Inoltre la santificazione del mondo è compito specifico di tutti i laici, non c’è assolutamente bisogno di membri del clero per questo (anzi).
Quindi rimanendo sul discorso di cosa può fare un diacono non si ha giustificazione al ripristino del diaconato. Se si rimane su questo versante ha ragione chi vede in questo passo un tentativo di clericalizzazione del laicato.
Il discorso invece cambia radicalmente se lo affrontiamo dal punto di vista del ricreare unità, dell’essere al servizio della comunità per un sempre più forte legame tra clero e laici.
Nel 1965, il decreto conciliare «Christus Dominus» (n. 16) dice: «I vescovi cerchino di conoscere a fondo le loro necessità (dei fedeli) e le condizioni sociali nelle quali vivono, ricorrendo, a tale scopo, a tutti i mezzi opportuni, e specialmente alle indagini sociologiche». I preti hanno una conoscenza veramente profonda dei fedeli, ma a loro manca in genere tutta una serie di rapporti con le persone più lontane dalla chiesa. Chi invece con queste persone ha un contatto continuo è proprio il diacono che si trova, proprio perché lavora, a stretto contatto con loro.
Viviamo in una società in cui per la maggior parte delle persone il clero è fatto da persone che vivono nel loro mondo, non hanno conoscenza se non indiretta dei problemi della ‘gente comune’. Il fatto di avere il collega che fa parte del clero, può e deve essere occasione di riavvicinamento di queste persone.
Pace e benedizione