La colomba dello Spirito Santo (particolare mosaico di p. Rupnik s.j.) |
Lo scriba chiede qual è il primo comandamento e Gesù gliene cita anche un secondo, che però collega direttamente al primo. In questo modo vuole indicare che formano un tutt'uno, che sono sullo stesso piano. Il primo di tutti i comandamenti, che è dato dall'unione di questi due, quindi è il comandamento dell'amore. Amore verso Dio, verso gli altri e verso sé stessi.
Bisogna fare attenzione alla prima citazione di Gesù, che è tratta dall'ultimo discorso di Mosè fatto quando ormai il viaggio nel deserto dopo la fuga dall'Egitto sta finendo (Dt 6,4). Tutto dipende da Dio, tutto viene da Lui, ma non è un Dio che pretende e impone, bensì un Dio che chiede solo amore e che, proprio per renderci capaci di amore, ci libera e non cessa mai di amarci. Un Dio che sogna di essere amato in tutte le circostanze della nostra esistenza, con la stessa fedeltà e intensità con cui Lui ci ama. Ad un amore totale, pieno, completo non si può rispondere che con un amore totale, pieno e completo.
Un amore completo chiede anche l'amore verso sé stessi. Cosa che è molto diversa dall'essere egoisti. Un sano amore verso sé stessi è alla base del vero amore verso gli altri. Riuscire ad accettare sé stessi è il primo passo per riuscire ad amare e ad accettare gli altri.
Ma per poter vivere questo comandamento in modo profondo e liberante si presuppone un fatto senza il quale sarebbe incomprensibile e impossibile: l'amore di Dio verso di noi. È questo il fatto che deve stare alla base del nostro amore, che deve esserne il fondamento.
L'amore umano nasce dall'amore di Dio, è libera ed ardente risposta all'amore divino. Riusciamo ad amare realmente solo scoprendoci amati; e amati fino in fondo, senza nessun limite.
(Dt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28; Mc 12,28-34)