26 dicembre 2025

Le sorti del mondo sono dentro una famiglia - 28/12/2025 - Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

 

 
Il Vangelo ci parla di una famiglia guidata da un sogno. Un sogno che rende il mite e taciturno Giuseppe più forte di ogni Erode.
Giuseppe non parla, ma compie tre azioni: segue un sogno, si mette in cammino, e stringe a sé la sua famiglia. Tre azioni decisive per ogni persona, ma anche per ogni famiglia, per le sorti del mondo.
 
Sognare è il verbo di chi non si accontenta del mondo così com'è, di chi spera in un mondo migliore e si dà da fare per farlo nascere. Giuseppe nel suo sogno non vede immagini, ma ascolta parole. È quello che è concesso a ciascuno di noi, noi tutti abbiamo il Vangelo che ci abita con il suo sogno di cieli nuovi e terra nuova.
Ma le parole dell'angelo sono un annuncio parziale, una profezia di breve termine. Giuseppe segue il sogno, ma non ha tutto chiaro. A lui basta sapere che il respiro di Dio si intreccia col suo e con quello della sua famiglia per sapere che il viaggio va verso casa anche se passa per il lontano Egitto; per sapere che i fatti della vita sono legati da un filo rosso il cui capo è saldamente nella mano di Dio.
 
Andare è la seconda azione. Però Dio non dà la traccia GPS del cammino da fare, indica solo la direzione verso cui fuggire. Poi devono entrare in azione la libertà, l'intelligenza, la creatività e la tenacia di Giuseppe. Tocca a noi fare scelte, studiare strategie, itinerari, riposi, misurare la fatica. Il Signore non dà mai un prontuario di regole, Lui dona obbiettivi e accende il cuore, poi si fida della tua libertà e della tua intelligenza.
 
La terza azione è prendere con sé, stringere a sé, proteggere. Un padre, una madre e un figlio: le sorti del mondo sono dentro una famiglia, nell'umile coraggio delle infinite creature innamorate e silenziose che, prendendo su di sé vite di altri, vivono l'amore senza contare fatiche e paure; degli esseri umani che senza proclami o ricompense, in silenzio, si donano.
 
È Vangelo di Dio quando un uomo e una donna prendono su di sé la vita dei loro piccoli.
È Vangelo di Dio ogni uomo e ogni donna che camminano insieme, dietro a un sogno.
È Vangelo di Dio chi è al mio fianco nel cammino. E sempre, il volto di chi mi ama, è un immeritato dono di Dio.
 
 

 
Letture:
Siracide 3, 3-7.14-17
Salmo 127
Colossesi 3,12-21
Matteo 2,13-15.19-23
 
 
 

 
Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-15.19-23)

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall'Egitto ho chiamato mio figlio».
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nella terra d'Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d'Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazareth, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
 
 

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