02 aprile 2009

Il peccato

Da molte parti si sente lamentarsi che sia sparito il senso del peccato. Ma cos'è il peccato?

Normalmente viene presentato (e percepito) come l'infrazione ad una legge. Questa visione del peccato è molto semplice da capire, ma penso sia fortemente errata. E se portata alle conseguenze logiche mi pare anche non cristiana.
Mi spiego.
Se peccare significa trasgredire ad una legge, allora basta che io non trasgredisca mai per non peccare, e quindi essere 'salvo'. Ma allora non sarebbe stata necessaria l'Incarnazione (basterebbe la legge). Inoltre la salvezza in questo modo è un qualcosa che dipende da me, che decido io, non qualcosa che mi viene donato. Se io non trasgredisco la legge, Dio mi 'deve' salvare. Come si può vedere, seguendo fino in fondo questo significato di peccato si arrivano a negare alcunee delle basi stesse del cristianesimo: necessità dell'Incarnazione e salvezza come dono d'amore gratuito.

Allora significa che il peccato è qualcosa d'altro.

Ad allargare un po' il significato ci può aiutare la terminologia ebraica. La parola ebraica che indica 'peccato' ha la stessa radice della parola che si usa per dire 'sbagliare il bersaglio'. Quindi peccare significherebbe fallire il bersaglio, cioè fallire la propria vita.

Ma c'è un ulteriore significato, a mio avviso ben più pregnante. In tutta la Bibbia è ricorrente (e per alcuni studiosi basilare) il tema dell'alleanza. Ma alleanza non come contratto, bensì come rapporto intimo e profondo (difatti ricorre spesso il tema di rapporto matrimoniale tra Dio e l'umanità). In quest'ottica allora il peccato sarebbe una rottura del rapporto tra l'uomo e Dio. Quando pecco, la mia relazione con Dio non è più così profonda, così amicale e amorosa. È, diciamo così, un 'litigio' con Dio.

Questo 'senso del peccato' rientra molto bene in quella visione della fede per cui essa non è qualcosa da credere, ma un rapporto con una Persona.

Inoltre spiegherebbe molto bene l'ansia di Dio di perdonarci. Infatti quando vogliamo bene ad una persona e ci teniamo al rapporto con lei, se nascono motivi di dissidio, cerchiamo di superarli, di capire, di perdonare, di fare di tutto perché il rapporto ritorni come prima.

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