11 novembre 2021

Vivere l'attesa - 14/11/2021 - XXXIII Domenica tempo ordinario

 

La Gerusalemme celeste (mosaico - p. I. Rupnik s.j.)

Brano difficile quello di oggi, anche perché usa due linguaggi, quello escatologico e quello apocalittico, che ci sono estranei.
Ma il messaggio centrale di Marco va oltre a queste visioni. L'insistente esortazione alla vigilanza, cioè ad un impegno nella storia, dà l'impressione che l'evangelista ci parli del futuro per ricondurci all'oggi, che cerchi di concentrare la nostra attenzione al presente.

Il nucleo centrale su cui ruota il discorso di Gesù è la venuta del Figlio dell'uomo. Ma tutta l'attenzione è rivolta alla comunione definitiva degli eletti con il Signore. Tutta la luce è concentrata sulla 'grande famiglia di Dio'.
Nel momento in cui il Figlio dell'uomo sta per essere catturato, viene sottolineato il suo trionfo. È il ribaltamento totale delle parti.
Ma il cardine su cui ruota questo rovesciamento è la Croce. La strada che ha portato Gesù alla croce è quella dell'amore, e Lui continuerà a parcorrerla anche quando sarà trionfante. Se una volta assiso sul trono iniziasse la via della potenza darebbe ragione a chi dice che l'amore è inutile, che solo la potenza è efficace.
Invece "il trionfo del Crocifisso dimostra che solo l'amore è potente, vittorioso" (Bruno Maggioni).

Se il cuore del discorso è la venuta, Gesù ci ricorda che il problema non è il 'quando' avverrà, ma il farsi trovare pronti. Più che preoccuparci del 'come' Lui tornerà, dovremmo pensare a come vivere l'attesa. Ci sono numerosi segni, ma sono un po' vaghi, imprecisati, e possono essere confusi nelle varie vicende storiche. Noi siamo chiamati a coglierli, ad interpretarli alla luce di Gesù e del suo Vangelo.
Ma anche gli stessi fenomeni naturali ci possono insegnare qualcosa. Per il credente tutto può essere segno, annuncio, orma di Colui che è alle porte.
Il credente sa che ogni istante è il 'tempo favorevole', il tempo in cui deve prendere una decisione, dare una risposta. È nel presente che anticipiamo il nostro futuro.


(Dn 12,1-3; Sal 15; Eb 10,11-14.18; Mc 13,24-32)


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