C’è una domanda che raramente ci poniamo in modo cosciente, ma che viviamo molto concretamente nella vita di ogni giorno: “Ma io, chi sono?”
La risposta concreta che diamo, non quella che diciamo a parole ma quella che viviamo, è triplice: “Sono ciò che faccio, sono quello che gli altri dicono di me, sono ciò che possiedo”. Questo significa che io sono il mio successo, la mia popolarità, il mio potere. Cioè, da come ci comportiamo, dalle scelte che facciamo, noi siamo quello che il mondo ci da, quello che il mondo fa di noi.
Gesù è venuto per dirci che un’identità basata sul successo, sulla popolarità, sul potere non è nient’altro che illusione. E ce lo dice con tutta la sua vita, ce lo dice molto forte: “Voi siete i figli di Dio”.
Quest’anno la Pasqua viene molto presto, per cui la festa del Battesimo di Gesù non è molto lontana. Però nel vangelo le Tentazioni vengono immediatamente dopo il Battesimo. Quello stesso Spirito che sotto forma di colomba aveva proclamato “Tu sei il Figlio prediletto”, lo ha subito dopo condotto nel deserto per essere tentato.
Satana gli chiede di provare che è realmente ciò che lo Spirito ha affermato. Ma Gesù resiste alle tentazioni del potere, del successo e della popolarità (perché il succo delle Tentazioni è proprio questo).
Noi ci ritroviamo ogni giorno non nel deserto, ma in un mondo che ci urla che noi non siamo amati, che dobbiamo conquistare l’amore, che non siamo degni di essere amati, che solo se abbiamo successo, solo se siamo popolari, solo se siamo potenti, saremo amati.
E in mezzo a questo canto delle sirene facciamo fatica a sentire la dolce voce dello Spirito che ogni giorno, ogni istante ci dice: “Tu sei il figlio prediletto”
La risposta concreta che diamo, non quella che diciamo a parole ma quella che viviamo, è triplice: “Sono ciò che faccio, sono quello che gli altri dicono di me, sono ciò che possiedo”. Questo significa che io sono il mio successo, la mia popolarità, il mio potere. Cioè, da come ci comportiamo, dalle scelte che facciamo, noi siamo quello che il mondo ci da, quello che il mondo fa di noi.
Gesù è venuto per dirci che un’identità basata sul successo, sulla popolarità, sul potere non è nient’altro che illusione. E ce lo dice con tutta la sua vita, ce lo dice molto forte: “Voi siete i figli di Dio”.
Quest’anno la Pasqua viene molto presto, per cui la festa del Battesimo di Gesù non è molto lontana. Però nel vangelo le Tentazioni vengono immediatamente dopo il Battesimo. Quello stesso Spirito che sotto forma di colomba aveva proclamato “Tu sei il Figlio prediletto”, lo ha subito dopo condotto nel deserto per essere tentato.
Satana gli chiede di provare che è realmente ciò che lo Spirito ha affermato. Ma Gesù resiste alle tentazioni del potere, del successo e della popolarità (perché il succo delle Tentazioni è proprio questo).
Noi ci ritroviamo ogni giorno non nel deserto, ma in un mondo che ci urla che noi non siamo amati, che dobbiamo conquistare l’amore, che non siamo degni di essere amati, che solo se abbiamo successo, solo se siamo popolari, solo se siamo potenti, saremo amati.
E in mezzo a questo canto delle sirene facciamo fatica a sentire la dolce voce dello Spirito che ogni giorno, ogni istante ci dice: “Tu sei il figlio prediletto”
Approvo e condivido tutto il tuo pensiero... ah, che bello se ognuno si fermasse in silenzio (cosa difficilissima oggigiorno) ad interroggarsi su queste domande... e ancor più sentisse quel leggero venticello dell'anima.. sarebbe sicuramente un mondo migliore!!
RispondiEliminaMi sono spesso domandata "chi sono?" ma non ho mai pensato di essere "il mio successo, la mia popolarita' e il mio potere".
RispondiEliminaQuesta domanda mi ha ricordato questo mio post:
11 agosto 2007. Rileggendolo non posso che confermare: mi sento un piccolo granello di polvere e niente piu'.
Un caro saluto,