30 agosto 2008

Libri e bevande

Ci sono libri che vanno 'bevuti' tutti di un fiato, come un boccale di birra dopo due ore di allenamento sul tatami. E ci sono libri che invece vanno centellinati sorso a sorso, come un bicchiere di vino rosso ben invecchiato, in cui ogni sorso va gustato e assaporato fino in fondo, fino a quando ogni sapore, ogni odore, ogni sentore non sia finito e non si sia pronti, anche spiritualmente, per il sorso successivo.

Il fatto di essere un libro-birra o un libro-vinorosso non dipende dalla qualità del libro. Ci sono delle birre sublimi e delle birre che servono solo a stimolare la minzione. Come ci sono dei vini sublimi e dei vini che sono proprio imbevibili.
Dipende dal libro in sé stesso, da come è stato scritto, ma anche da come lo leggiamo.

Uno degli ultimi libri-birra sublime che ho letto è "La sovrana lettrice". Oggi invece ho appena finito un libro-vinorosso che rasenta la sublimità: "L'eleganza del riccio".
Non raggiunge, a mio avviso, la sublimità per la visione di fondo della vita dell'autrice che traspare qua è la, ma soprattutto nella parte finale. Rimane però un libro stupendo, da assaporare sorso a sorso.

Pace e benedizione

2 commenti:

  1. C'è una segnalazione per te sul mio blog. Ciao

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  2. Carissimo, innanzi tutto ti ringrazio della visita e della segnalazione sul tuo blog. Lo leggerò con calma.

    Dici che ci siamo conosciuti su usenet. Con che quale nickname giravi da quelle parti?

    Pace e benedizione

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