20 maggio 2021

Il vento dello Spirito libera dalla paura - 23/05/2021 - Domenica di Pentecoste (Messa del giorno)

 


Il vangelo di oggi è come un'anticipazione del racconto di Luca all'inizio degli Atti.

In entrambi i brani all'inizio troviamo gli amici di Gesù barricati in casa, ripiegati su sé stessi, impietriti dalla paura. Gesù, che ha abbattuto le porte della morte, adesso deve abbatere quelle della paura di coloro che diventeranno i messaggeri della Notizia Gioiosa. Ma sa che non è ancora il momento, non sono "capaci di portarne il peso".

Ci vorrà un vento impetuoso, il vento dello Spirito Santo. Un vento che spalancherà non solo le porte del Cenacolo, ma abbatterà anche le porte della paura, prenderà della gente che si ostina a guardare al passato e la proietterà verso l'avvenire.

La Pentecoste, che avviene otto giorni dopo l'Ascensione, rappresenta una nuova creazione: come alla prima lo Spirito aleggiava sopra le acque, adesso lo Spirito irrompe nuovamente. Ma adesso ha una dimensione particolare, non è più un atto individuale come per la creazione di Adamo, ma riguarda i discepoli riuniti, riguarda una comunità riunita.
"La natura umana ha ricevuto la sua nuova creazione spirituale sotto forma di Chiesa" dice Matta-El-Meskin (monaco del monastero di san Macario in Egitto), e aggiunge: "non c'è individualismo nella nuova creazione. È dalla Chiesa che riceviamo la natura di uomo nuovo".
Ecco perché la Pentecoste viene considerata la festa della Chiesa, il suo compleanno. Ma è la festa della Chiesa che esce dal timore, dalla timidezza, dalla chiusura al mondo.
Perché la Chiesa che nasce a Pentecoste è una Chiesa che è sempre aperta, senza porte, senza pareti, senza confini, senza barriere. I discepoli che parlano di Dio in tutti i modi possibili, con tutte le lingue del mondo, descrivono quello che la Chiesa, anche oggi, non smette mai di fare, cioè cercare di comunicare Dio ad ogni essere umano, in qualsiasi situazione umana si trovi, in qualsiasi territorio abiti.

Lo Spirito Santo, Amore di Dio nel cuore dei discepoli, scaccia la paura che qualcuno possa rubare e distruggere il Vangelo. Tutti possono e hanno diritto di conoscere il Vangelo di Gesù. Tutti i cristiani con il dono del Battesimo e attraverso la preghiera della comunità, possono e devono comunicare il Vangelo, perché raggiunti dallo Spirito Santo.

Lo stesso Spirito che ha spalancato le porte del Cenacolo e che ha riempito gli Apostoli di amore e di forza, col Battesimo e i Sacramenti riempie ognuno di noi in maniera unica e personale. Lo Spirito Santo non solo apre le porte del Cenacolo, ma apre anche le porte del nostro cuore a tutti gli uomini, spazza via la paura dell'altro, il pregiudizio verso chi è straniero, diverso, non 'dei nostri'. Ma come da un unico fuoco sono scese tante fiamme, una particolare per ognuno dei presenti nel Cenacolo, così lo Spirito rende unico il tuo modo di amare, di tuo modo di incontrare, il tuo modo di consolare, il tuo modo di essere vicino. Lo Spirito Santo ti rende unico e irripetibile.
La Chiesa, il mondo, Dio non possono fare a meno di te, di ognuno di noi.


(At 2,1-11; Sal 103; Gal 5,16-25; Gv 15,26-27; 16,12-15)


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