Lo Spirito Santo Chiesa della SS. Trinità - Porto Santo Stefano (GR) (mosaico - p. M. Rupnik s.j.) |
Nel 1999, terzo anno di preparazione al giubileo del 2000 e dedicato allo Spirito Santo, il cardinale Špidlík definì la terza persona della Trinità "il grande sconosciuto". Parliamo, e preghiamo, tanto il Padre e Gesù, ma di Lui spesso ce ne dimentichiamo.
Però penso che non sia tanto una colpa nostra quanto una sua scelta: rimanere anonimo, nascosto, per poter agire meglio, più liberamente e più a fondo. Forse solo così riesce ad aggirare ed abbattere le nostre resistenze e le nostre barriere interiori.
Rimane il fatto che lo Spirito è l'ultimo e definitivo dono che Gesù ci fa prima di ascendere al cielo. E Gesù ce ne parla in termini di 'memoria' e 'fantasia', apertura al futuro.
Memoria: «vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto»
Apertura al futuro: «vi insegnerà ogni cosa» e poi, più avanti «vi annuncerà le cose future» (Gv 16, 13).
Lo Spirito cioè ci viene dato perché possiamo guardare indietro per ricordare, ma nello stesso tempo ci fa guardare avanti per anticipare, per inventare.
La memoria non ci deve rendere schiavi del passato, ma ci deve aiutare a farlo rivivere nel presente e a proiettarlo nel futuro. La memoria ci deve rendere liberi oggi per il domani.
Lo Spirito Santo collega il passato al futuro. Lo scrittore Léon Bloy ha questa bella definizione: "Profeta è colui che si ricorda dell'avvenire". Ecco come unire il passato al futuro!
Senza fantasia la memoria diventa una prigione.
Senza memoria la fantasia gira a vuoto.
La tradizione va vissuta in modo dinamico. Non dobbiamo imbalsamare il passato, ma rinnovarlo. Dobbiamo proteggere e cercare la vita, non la forma. "Cerca la vita e troverai la forma, cerca la forma e troverai la morte" diceva Eduardo. Un terreno incapace di far germogliare semi nuovi è inadatto alla vita anche delle piante che già vi dimorano, le farà morire.
Per salvare il presente dobbiamo lavorare per il futuro. Il vero attaccamento al passato si dimostra avendo lo sguardo volto al futuro.
Il vero amore per il passato lo si dimostra preparando il futuro.
(At 15,1-2.22-29; Sal 66; Ap 21,10-14.22-23; Gv 14,23-29)
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