Il ricco stolto (olio su tavola - Rembrandt) |
Una cosa colpisce nel protagonista della parabola raccontata da Gesù: l'estrema solitudine.
È un individuo senza nome, senza volto, che non ha moglie, figli, fratelli, parenti, amici. Ha solo tante cose. E la sua unica attività è distruggere per poi ricostruire, per poi tornare a distruggere, e via di seguito. Tutta un'attività senza senso. Senza senso perché lui riduce il mondo a sé stesso. Il suo sguardo, la sua vista, non vanno oltre il suo ombelico.
Una volta, per dire che uno era ricco si diceva che 'ha molti mezzi'. Il ricco di questa parabola ha fatto dei mezzi, cioè delle ricchezze, il fine della propria vita, ciò a cui ha sacrificato tutto. Invece dovrebbero essere veicolo di comunicazione, di relazione con gli altri.
È per questo che Dio lo chiama «stolto».
Perché basa la propria sicurezza sull'avere e non sull'essere.
Perché crede che avere molti soldi, molte cose, significhi avere molta vita.
Perché si identifica con le cose e non le trasforma in sacramento di comunione con gli altri.
Perché è in adorazione del proprio 'io' e non si mette mai di fronte, e in relazione, ad un 'tu'.
Perché basa la propria sicurezza sull'avere e non sull'essere.
Perché crede che avere molti soldi, molte cose, significhi avere molta vita.
Perché si identifica con le cose e non le trasforma in sacramento di comunione con gli altri.
Perché è in adorazione del proprio 'io' e non si mette mai di fronte, e in relazione, ad un 'tu'.
Questo ricco non riuscirà mai a pregare la preghiera insegnata da Gesù nel Vangelo di domenica scorsa. Lui è capace di dire solo "mio". La parola "nostro" per lui non ha nessun senso.
Non ha capito che si è ricchi solo di ciò che si ha donato.
"Sono affamato di tutto il pane che ho mangiato da solo, povero di tutti i beni che tengo per me" (Gustave Thibon)
Un'ultima cosa.
So che non di può ragionare con gli "e se ...", però mi è venuto spontaneo, leggendo questa parabola, pensare al film 'La vita è meravigliosa'.
Cosa avrebbe fatto questo ricco se anche lui, come George Bailey (il protagonista del film) avesse perso tutte in una volta le sue ricchezze?
Lui che ha investito tutta la sua vita sulle cose, avrebbe finito di vivere.
George Bailey, che aveva investito tutta la sua vita sugli altri, invece si è ritrovato molto più ricco di prima, e non solo di beni materiali.
(Qo 1,2;2,21-23; Sal 89; Col 3,1-5.9-11; Lc 12,13-21)