18 agosto 2022

Una porta fatta su misura per noi - 21/8/2022 - XXI Domenica tempo ordinario

Salita al Sinai - porta di S. Stefano
(foto A. Pronzato)


La porta è stretta non perché sia particolarmente piccola o angusta, ma perché è stata fatta proprio a nostra misura. Il Signore ha fatto per ognuno di noi una porta personalizzata, adatta a noi e a nessun altro.
Ci ha fatto una silhouette, una fotografia in contro luce, e sulla base di questa ha intagliato la nostra porta.
Solo che in quel momento eravamo nudi, senza niente addosso, eravamo solamente noi stessi.
È per questo che la porta è stretta, perché è giusta al decimo di millimetro, ma per passarci dobbiamo lasciare andare tutte le 'cose' che abbiamo accumulato nel corso della nostra vita.

Dobbiamo lasciar andare le cose materiali, cioè le ricchezze e gli oggetti a cui ci siamo legati, ma anche i brandelli di potere e prestigio più o meno gradi che abbiamo raggiunto, tutte le maschere che abbiamo indossato per celare le nostre debolezze e le nostre paure, tutti i ruoli di cui ci siamo rivestiti per prevaricare e scavalcare gli altri.

«Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze». Dobbiamo lasciar andare anche tutti quelli che riteniamo i nostri meriti. Tutte le Messe, le preghiere, le pratiche religiose fatte solo per 'salvarci'. Dobbiamo aver imparato a passare dal praticare una religione al vivere una fede.
E infine dobbiamo abbandonare anche tutte le nostre 'buone azioni'.

Davanti a Dio ci si deve presentare a mani vuote. Vuote perché abbiamo donato tutto.
Perché solo se abbiamo le mani vuote Lui ce le può riempire di doni, solo a mani vuote possiamo rispondere al Suo abbraccio e abbracciarlo a nostra volta.
Perché Dio, e la salvezza, non si meritano, si accolgono.


(Is 66,18-21; Sal 116; Eb 12,5-7.11-13; Lc 13,22-30)


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