La consegna delle Chiavi a Pietro Ambrogio Buonvicino (bassorilievo) Loggia delle Benedizioni, Basilica di San Pietro (Vaticano) |
Gesù non è venuto per insegnarci nuove cose, ma per creare una nuova relazione tra Dio e gli uomini. Per questo a volte Gesù abbandona le parabole e usa le domande. Lo fa perché "nella vita contano le domande, perché le risposte ci appagano e ci fanno stare fermi, le domande ci obbligano a guardare avanti e ci fanno camminare". (Pier Luigi Ricci)
La relazione che Gesù cerca non è basata sul sentito dire: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?», ma sull'esperienza personale: «Ma voi, chi dite che io sia?»
La risposta di Pietro, «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente», può aiutarci a dare una risposta che sia completamente personale.
Il Cristo, cioè il Messia, la realizzazione di tutte le promesse di pienezza di gioia fatte da Dio.
Il Figlio, cioè tu porti Dio qui, in mezzo a noi. Ci fai vedere e toccare Dio. Con te possiamo abbracciarlo, essere abbracciati, accarezzati, consolati da Dio.
Il Vivente, cioè colui che porta più vita nella mia vita: «io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza» (Gv 10, 10)
Tu sei Dio, un nome che dice gioia, libertà, pienezza.
Tu sei vita, cioè forza, capacità di risorgere dalle cadute, anche quelle più rovinose.
Tu sei 'per sempre', eternità che non si lascia condizionare dal passato, che non teme il futuro, ma che fa traboccare di amore il presente.
È una domanda che viene rivolta personalmente anche ad ognuno di noi, e per rispondere non possiamo ricorrere a risposte studiate, o lette, o sentite da altri.
La risposta giusta la sappiamo solo noi, è solo nostra: tu con il tuo cuore e con la tua fatica, con le tue gioie e le tue ferite, tu, che cosa dici di Gesù Cristo?
La risposta giusta è una risposta mai finita, perché è la mia vita. Non è ciò che dico, ma è ciò che scalda il mio cuore, è ciò che cerca di guidare la mia vita.
E la reazione di Gesù alla mia risposta è la gioia sua e mia: «Beato sei tu». Beato non perché sei stato bravo, ma perché ti sei aperto all'amore di Dio.
(Is 22,19-23; Sal 137; Rm 11,33-36; Mt 16,13-20)
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