A volte capita che 'scopriamo' una persona. Una parola, un gesto, magari piccolo, ci fanno scoprire che quella persona che fino ad allora avevamo considerato poco o niente, in realtà è migliore di come pensavamo e soprattutto di come appariva.
Tutti noi siamo sempre pronti ad appiccicare addosso agli altri un'etichetta: 'quello è uno che vale poco'; 'a quello non si può chiedere niente'; 'con quello è meglio non aver a che fare' e così via. Solo che a poco a poco finiamo per non vedere più la persona ma vediamo solo l'etichetta.
Dimentichiamo un'esperienza che una volta, quando si usava la stufa a legna o il caminetto, era molto comune, ma adesso si può fare solo quelle volte che in campeggio si fa un falò: dopo che si è fatto un falò alla sera, la mattina dopo, rimestando tra la cenere, possiamo trovare delle piccole braci. E con queste possiamo, con l'aggiunta di nuova legna, fare di nuovo un fuoco.
In ognuno di noi, al di sotto della cenere e dei legni bruciacchiati, c'è una brace ardente custodita dallo Spirito Santo. La cenere è grigia e morta, ma la brace è viva e ardente. Ed è questa brace che è il nostro vero volto. È questa brace che dovremmo andare a cercare in ogni persona, ma anche in noi. È questa brace che Dio vuole svelare e alimentare in noi, e Gesù, con la sua Trasfigurazione, ci dice anche che ognuno di noi può, affidandosi all'amore infinito di Dio, scoprire sia il proprio vero volto che quello degli altri.
Ma anche noi spesso cadiamo nella stessa tentazione di Pietro: "facciamo tre capanne". Anche noi vorremmo 'eternizzare' all'infinito quell'istante che invece dovrebbe servire a metterci in cammino.
La fede è impastata di luce e di oscurità, di certezze e di dubbi, di consolazioni e di tormenti. Di pace e di asprezze.
Tutti abbiamo bisogno di salire sulla montagna per riprendere fiato, per riacquistare il nostro vero volto. Ma questo ha lo scopo di darci il coraggio di riguadagnare la pianura, di riaffrontare l'asfalto di ogni giorno.
Salire sulla montagna ci dona il nostro volto trasfigurato, ma questo volto diventa veramente nostro solo se lo offriamo agli altri.
(Dn 7,9-10.13-14; Sal 96; 2Pt 1,16-19; Mt 17,1-9)
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