Giovanni battista (miniatura) |
Il Battista gira per «tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati» (Lc 3, 3), e invita a praticare la giustizia, la carità e il rispetto per gli altri. A ben guardare non sono delle novità, sono le strade indicate già da tutta le Bibbia e ribadiscono una verità fondamentale: la strada per arrivare a Dio passa obbligatoriamente attraverso il prossimo. Disprezzare, calpestare, umiliare gli esseri umani è disprezzare, calpestare, umiliare Dio.
Una cosa mi colpisce: alla domanda su cosa fare, lui non dice di fare come lui, non spinge a lasciare tutto e ad inoltrarsi nel deserto. Anzi, invita tutti a rimanere al proprio posto, a continuare a fare lo stesso mestiere che stanno facendo. Solo chiede che lo facciano in maniera diversa.
Si tratta di accogliere il Signore nella vita normale, quella di tutti i giorni. Alla stragrande maggioranza degli uomini e delle donne, Dio non domanda gesti straordinari. Domanda la fedeltà nel quotidiano, nei piccoli gesti di ogni giorno.
Si tratta di andare incontro a Gesù che viene, rimanendo al proprio posto. Il cambiamento che va fatto non è nell'esteriorità ma nell'interiorità. Quello che va cambiato è ciò che sta dentro al nostro cuore.
Non abbiamo bisogno di grandi profeti, ma di tanti piccoli profeti, che, là dove sono chiamati a vivere, siano generosi di giustizia, di pace, di onestà, che sappiano dialogare con l'essenza dell'uomo.
Allora, a cominciare da te, il profumo di buono si spanderà nel mondo.
«Tutto il popolo era in attesa»: le indicazioni di Giovanni sono vere, ma rimangono insufficienti. Infatti il popolo aveva ancora fame di pane, di giustizia, di rispetto, di dignità.
Il popolo era in attesa perché la domanda più vera non è: «che cosa devo fare?», ma: "Chi deve venire? chi devo incontrare?". Solo chi ha il cuore pieno della gioia di Dio, chi può e sa soffrire con chi soffre, sarà in grado di cambiare le mia vita.
Chi verrà con amore? chi mi donerà gioia? chi mi renderà forte come un uomo forte?
La risposta è a Natale: un pianto di bambino, incarnazione non della sola Parola, ma soprattutto del grido d'amore di Dio. Grido che ogni giorno abbracciandomi, abbracciando ogni donna e ogni uomo, ripete: Tu mi fai felice!
Letture:
Sofonia 3,14-18
Isaia 12
Filippesi 4,4-7
Luca 3,10-18
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