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| Mosè davanti al roveto ardente (Marc Chagall) Museo Nazionale del Messaggio Biblico Marc Chagall (Nizza) |
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra»
Troppo spesso nel corso della storia i cristiani hanno interpretato queste parole come un invito a bruciare i nemici, i peccatori, coloro che non si conformavano al 'pensiero corrente'.
Invece il fuoco che è venuto a portare Gesù è il fuoco dell'amore, il fuoco della vita ("La vita xe fiama" diceva il poeta Biagio Marin); è il fuoco dello Spirito, quelle fiamme che la mattina di Pentecoste si sono posate sugli apostoli e che li hanno resi capaci di portare la Buona Novella in tutto il mondo; è il roveto ardente che lo Spirito accende lungo le strade della nostra vita.
«Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione»
Sembra che ci sia una contraddizione tra questa frase e il Gesù che chiede di amare i nemici (Mt 5,44), di benedire chi ci maledice (Lc 6,28), che ha pregato fino all'ultimo per l'unità, «perché siano una cosa sola» (Gv 17, 11), che ha dato il nome di diavolo, cioè 'divisore', al peggior nemico dell'uomo.
Dio non è neutrale, Lui si mette sempre dalla parte dei più deboli.
Gesù fa di un bambino il modello di tutti, dei poveri i prìncipi del suo regno, dei derelitti e degli emarginati gli invitati al suo banchetto di nozze.
Gesù vuole risvegliare la nostra coscienza, rompere la nostra 'pace' fatta di sopraffazione degli altri, di cancellazione delle voci che non ci piacciono, di negazione delle parole che non ci fanno comodo.
In fondo è questo il fuoco che Gesù vorrebbe fosse acceso: il fuoco del Vangelo che ci fa voce di chi non ha voce, che ci fa lottare per la giustizia, che non ci fa restare passivi, arrendevoli di fronte all'ingiustizia, alla violenza, alla prevaricazione.
C'è il seme incandescente di un mondo nuovo nelle cose. C'è una goccia di fuoco nel profondo del mio spirito, una lingua di fuoco, come a Pentecoste, sul capo di ognuno di noi.
C'è lo Spirito Santo che accende roveti ardenti ad ogni angolo di strada. Sta a noi decidere di «avvicinarsi a osservare questo grande spettacolo» (Es 3,3)
Letture:
Geremia 38,4-6.8-10
Salmo 39
Ebrei 12,1-4
Luca 12,49-53
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 12,49-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D'ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

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