Signore, anch'io voglio essere uno che ti cerca. E, dopo averti trovato, ti cerca ancora, dovunque, chiedendo informazioni a tutti, al mistico come all'assassino, allo studioso come alla beghina, alla monaca come al libertino. Tutti possono fornirmi delle indicazioni sul tuo conto.
Guai se mi illudessi di «tenerti» una volta per sempre.
La ricerca ricomincia ogni giorno.
Ogni giorno devo cercarti, trovarti, farmi trovare da Te.
Se sarà necessario, salirò sulla barca come Pietro e Andrea, anche se non ho mai avuto un gusto particolare per la pesca.
Magari mi metterò al banco della gabella, come Levi il pubblicano, anche se non ho mai nutrito eccessiva simpatia per i numeri.
Per male che vada, ci sarà sempre una tavola sotto cui cacciarmi per raccogliere almeno le tue briciole.
O un orlo della tua veste da afferrare.
O un sicomoro su cui arrampicarmi.
O un sospiro che ti permetterà di rintracciarmi...
(Alessandro Pronzato, Coraggio Gridiamo, Ed. Gribaudi, pp. 175-176)
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