13 novembre 2025

Dio è un esperto d'Amore - 16/11/2025 - XXXIII Domenica tempo ordinario

 
"Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto"
Foto di Paolo Boaretto su Unsplash (particolare)


 
Il Vangelo di oggi sembra molto cupo, molto pessimista, ma lo scopo di Gesù non è anticiparci il futuro, dirci cosa e come succederà. Il Vangelo vuole svelarci il senso di quello che succederà. Nel muro di violenza e di paura vuole aprire una breccia di speranza.
Quel "ma voi..." implicitamente ripetuto più volte è un invito alla speranza, a resistere a tutto quello che sembra vincere nel mondo. È un'esortazione a non rassegnarsi, a non arrendersi. Il Vangelo sprona ad un tenace, umile e quotidiano lavoro dal basso, chiama a prendersi cura della terra e delle sue ferite, degli esseri umani e della loro lacrime, a "scegliere sempre l'umano contro il disumano" (p. David Maria Turoldo)
 
«Quando dunque accadranno queste cose?» Il quando è adesso. Perché è 'adesso' che il mondo è fragile, è 'adesso' che la convivenza tra gli uomini è difficile, è 'adesso' che l'amore sembra stia soccombendo. Il cristiano è chiamato non a nascondersi, ma a stare in mezzo al mondo e a prendersene cura. Stare vicino alle croci con perseveranza, non solo se capita, ma come un progetto di vita. Il cristiano è un costruttore. Deve essere un costruttore di giustizia, di pace, di amore, di fraternità. Perché questi sono i materiali per l'edificazione del Regno. Perché queste sono le realtà che sfuggono alla "fine dei tempi" e anticipano "i cieli nuovi e la terra nuova".
 
«Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto» Ancora una volta l'infinita cura di Dio per l'infinitamente piccolo perché nulla è insignificante di ciò che appartiene all'amato. Gesù insegna a vivere lo slancio di un abbraccio che va dall'infinitamente piccolo alla grande storia, da uno solo dei miei capelli a tutto il futuro dell'universo. E a fare questo vivendo nella speranza.
Nel caos della storia lo sguardo di Dio è concentrato su di me, non come giudice che incombe, ma come custode attento ad ogni mia 'briciola'. Niente è troppo piccolo: e se non sarà esentato dalla distruzione nel giorno dell'odio, certamente sarà salvato poi nel giorno del Signore.
Come attendere quel giorno? Con una spiritualità del quotidiano, sporcandosi le mani per costruire 'umanità' e 'unità' nella trama dei giorni, nella fragilità delle cose terrene. Luca dice di essere saldi nella «perseveranza», un termine che racconta tutta la forza necessaria lungo la sofferenza attraverso cui si deve passare, ma che insieme respira la speranza in Colui che mi conta i capelli sul capo.
 
«Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». La vita si salva non nel disimpegno, ma nel tenace, umile, quotidiano lavoro che si prende cura della terra e delle sue ferite. Senza cedere né allo scoraggiamento né alle seduzioni dei falsi profeti.
E se attendo ancora il Signore non è in base ai segni deludenti che vedo nel groviglio sanguinoso dei giorni, ma per la serenità della fede in Qualcuno che mi conta i capelli in capo e si ripropone ogni istante come un Dio esperto d'amore.
 
 

 
Letture:
Malachia 3,19-20
Salmo 97
2Tessalonicesi 3,7-12
Luca 21,5-19
 
 
 

 
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,5-19)

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: "Sono io", e: "Il tempo è vicino". Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
 
 

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