«In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.»
In 'principio', all'inizio. Tutto comincia, o ricomincia, da qui. Il nostro viaggio, il nostro cammino di fede incomincia da Dio, e da Dio dobbiamo ripartire dopo ogni nostra caduta, scivolone, sosta. Ogni volta che nella vita ci sembra di aver smarrito la strada, di esserci persi, tornare all'inizio, da dove tutto era iniziato, alle nostre radici, ci aiuta a riprendere il cammino, a ritrovare la rotta. E non solo nella fede!
Ma per ripartire da Dio, da Gesù, dobbiamo sapere dov'è
«E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria»
Non è alzando gli occhi o la mente all'altissimo dei cieli che potremo trovarlo. Perché Dio ha preso i nostri -issimi e li ha rovesciati. Altissimo, potentissimo, con Gesù diventano bassissimo, debolissimo.
Per tornare a Dio non dobbiamo cercare di alzarci verso altezze siderali, ma dobbiamo scendere alla bassezza umana.
Per tornare a Dio non dobbiamo cercare di avere potenze immense, ma dobbiamo scendere fino alla debolezza di un neonato.
Di fronte ad un uomo che da Adamo in poi non ha fatto altro che fuggire, che nascondersi davanti a Lui, Dio ha deciso di farsi prossimo all'uomo.
La carne di Dio è la nostra stessa carne, ecco perché non può che essere il Vicinissimo, ecco perché possiamo contemplare la sua gloria, cioè constatare la sua presenza. Il presepe ci dice proprio questo: possiamo essere piccoli e poveri, sentirci inadeguati, non all'altezza, falliti (e possiamo continuare): Dio sarà sempre il Vicinissimo, presente oggi nella nostra vita, nel nostro dolore, nella nostra inadeguatezza. È per questo che si fa festa a Natale! Perché Dio non si fa i fatti suoi su una nuvoletta, ma vive nel nostro mondo, percorre le nostre strade, soffre il nostro dolore, senza nessuno sconto.
Betlemme e la sua estrema povertà sono lo specchio di chi sei tu: poverissimo, lontanissimo da casa, irregolarissimo, inadeguatissimo.
Betlemme è l'offerta che Dio ti fa, Lui il Vicinissimo, l'innamoratissimo, Lui che fa pazzie per te.
Betlemme è la meta del viaggio per scoprire finalmente che anche tutte le tue miserie sono amate da Dio, per contemplare la sua presenza proprio là dove provi vergogna e imbarazzo.
Betlemme è il nuovo punto di partenza, ma questa volta si viaggia in due: Dio ti prende a braccetto e inizia a camminare con te. Per sempre.
(Sir 24,1-4.12-16; Sal 147; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18)
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